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   Catinaccio, Cresta Sud integrale
Zona  Trentino Alto Adige - Catinaccio Latemar
Partenza  Rif. Gardeccia (Pera di Fassa) (1950m)
Quota attacco  2600 m
Quota arrivo  2981 m
Dislivello  380 m
Difficoltà  AD+ / IV+ e A0 ( IV+ obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Rif. Gardeccia, Rif. Vaiolet
Attrezzatura consigliata  2 mezze corde da 50m, 6-7 rinvii, cordini e friend
Orario indicativo 2h per l'attacco; 3-4h la via; 2h e 30' la discesa
Periodo consigliato Estate - Inizio autunno
Descrizione Dal rif. Gardeccia (raggiungibile con bus navetta in quanto vige il divieto di transito alle auto; primo viaggio ore 7) seguire il sentiero n. 550 per il Passo delle Coronelle. Circa 150m prima del passo, traversare a dx tutta la parete Est del Catinaccio (traccia di sentiero molto molto vaga) e raggiungere l’inizio della cengia ascendente (la più bassa, che rispetto a quella posta più sopra è più evidente). Questa conduce al canale che scende dalla Forcella Sud. Salire detto canale sempre più ripido, tenendo preferibilmente il lato sinistro (passi di I° e II°, 2h dal rif. Gardeccia). Si raggiunge così la forcella e l’attacco della via.
(N.B.: la Forcella Sud è raggiungibile anche dal rif. Fronza, sul versante opposto, ovest: prima di arrivare al passo Costalunga si svolta a sinistra per la Via Nigra fino alla Malga Frommer. Dalla Malga (a piedi col sentiero n. 1 o in seggiovia) salire al rifugio (m 2337). Da qui seguire il sentiero per il passo Santner finché, superato il risalto iniziale e la successiva lieve discesa, inizia la prima rampa; a questo punto abbandonare il sentiero e salire su rocce rotte. Proseguire poi per il fondo del canale superando facili roccette (I° e II°) fino a raggiungere la Forcella Sud).
DESCRIZIONE DELLA VIA:
L1: risalire le roccette tenendo leggermente la sinistra, senza percorso obbligato. Sosta su spuntoni presenti (III/I/II°, 45m).
L2: lunghezza simile alla precedente. Salire fino a raggiungere la cresta (II+/III, 35m).
L3: salire nei pressi dello spigolo, tenendo leggermente la sx (II/II+, 40m).
L4: aggirare a sx lo spigolo risalendo prima un canalino e poi percorrendo poi un traverso abbastanza esposto (1 chiodo), fino a raggiungere l’intaglio (è anche possibile, dalla sosta, salire direttamente sullo spigolo e poi lungo un’espostissima crestina fino all’intaglio) (III/II, 45m).
L5: abbassarsi ora di qualche metro sulla destra (versante est) e percorrere l’espostissima cresa fino ala sosta (III/II, 25m). E’ anche possibile evitare la cresta tenendosi più bassi sulla sx (versante ovest), con un traverso abbastanza delicato.
L6: salire un canalino fino ad una piccola piazzola (I/II°, 25m).
L7: continuare su facili roccette, fino a raggiungere uno sperone giallo (I°, 25m).
L8: risalire la paretina piuttosto verticale, fino a sostare su spuntone (IV-/III+/II, 30m).
L9: il tiro chiave della via, il c.d. “muro giallo” (sulla sx, poco sopra la sosta, è visibile una chiave in ferro infissa nella parete). Salire la paretina con verticalità sostenuta per circa 8m, poi su difficoltà minori raggiungere una forcella (chiodi e vecchio cuneo integrabile con friend) (IV/IV+/III/II, 40m
L10: Salire verso un’esposta punta a sx di una spaccatura, raggiungendone quasi l’apice (possibilità di assicurarsi su piccola clessidra sulla sx). Nel punto più abbordabile, andare in spaccata (1m) sulla parete opposta (vuoto vertiginoso sotto i piedi, ma passaggio non difficile). Continuare per pochi metri fino a sostare su cordone nero (consigliabile però sostare poco dopo l’uscita in spaccata su uno spuntone, per evitare eventuali possibili pendoli) (III/I, 25-30m).
L11: Salire l’evidente paretina abbastanza verticale ma con buoni appigli (III+/II/I, 30m).
L12: Procedere su facili roccette fino alla Cima Sud (I°, 30m).
Da qui, si può procedere slegati e con gli scarponcini; il percorso diviene infatti più semplice e per lo più su traccia di sentiero, con solo qualche breve tratto di I° o II°, fino a raggiungere la croce di vetta (calcolare circa 40min dalla Cima Sud).
DISCESA: Seguendo gli ometti, sccendere lungo la cresta nord, su sentiero e disarrampicando su facili roccette. Si trova poi un anello di calata, che evita un tratto in disarrampicata su placca piuttosto liscia (20m), e porta ad una forcella. Proseguire sempre più o meno lungo la cresta, a tratti sul lato dx, con qualche saliscendi e roccette da disarrampicare. Raggiunto un evidente canale si trova il primo anello di calata. Con altre 4 o 5 doppie da circa 20 o 25m max si scende nel canale fino ai ghiaioni sopra il rif. Santner e quindi al passo Santner. Proseguire a dx lungo il sentiero che conduce poi al rif. Re Alberto I, al rif. Vajolet e infine al rif. Gardeccia (ca. 2h dal termine delle doppie).
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento  Stupenda cavalcata in cresta, con panorami mozzafiato e non sempre di facile individuazione soprattutto per la quasi totale assenza di chiodi, se non nei tratti più impegnativi (ma comunque pochi anche in questo caso). Il passaggio chiave del “Muro giallo” non è da sottovalutare, in quanto è abbastanza sostenuto e continuo. La cresta è piuttosto lunga e si sviluppa paretine, spigoli, traversi, canalini... C’è di tutto, insomma. Così come non è da sottovalutare la discesa dalla cresta Nord, su roccette da disarrampicare; attenzione inoltre a individuare sempre gli anelli di calata.
FOTO 1: La Forcella Sud salendo lungo il sentiero che porterebbe al Passo delle Coronelle, con a destra la lunga cresta da percorrere.
FOTO 2: L'ultimo tiro che porta sulla Cima Sud.
FOTO 3: Dalla Cima Sud, il tratto che manca ancora per la vetta principale.
Itinerario visto  47294 volte
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