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   Cornone di Blumone, Via dei Pilastri Rossi
Zona  Lombardia - Adamello
Partenza  Malga Cadino (SS Passo Croce Domini) (2000m)
Quota attacco  2470 m
Quota arrivo  2842 m
Dislivello  250 m
Difficoltà  TD- / V+ ( V+ obbl. )
Esposizione  Ovest
Rifugio di appoggio  Tita Secchi
Attrezzatura consigliata  Corda 50 m, set di friend e nut, cordini. Discreta presenza di chiodi nei passaggi più impegnativi.
Orario indicativo 1h e 30' avvicinamento; 4h la via; 1h e 30' la discesa
Periodo consigliato Giugno-Ottobre
Descrizione AVVICINAMENTO: Dalla Malga Cadino (1800 m, parcheggio) risalire la valle lungo la strada sterrata fino alla base della Corna Bianca (2000 m circa). Fin qui si può anche giungere in auto (pochi posti auto), meglio se con un 4x4, risparmiando circa 30’ di cammino. Seguire quindi il sentiero n. 19 che conduce al Rifugio Tita Secchi (2367 m); da qui proseguire lungo terreno morenico verso la base della parete (puntare al vasto ghiaione a sx del canale Maffei). Risalirlo fino al punto più alto, alla base della parete rossastra incisa da un evidente diedro, ometto (0.25 h dal rifugio, 2 h da Malga Cadino). L’attacco è posto all’estrema sx della parete sotto la verticale di due evidenti pilastri rossastri, in corrispondenza di una rientranza della parete, ove è posto un ometto.

DESCRIZIONE DELLA VIA: (dal sito www.redclimber.it)
1° tiro: salire la facile rampetta verso sinistra (II) fino alla base del diedro. Attaccarlo direttamente (1 chiodo e 1 friend incastrato) e superarlo con bella arrampicata (IV+) fino ad un riposo. Salire la fessura strapiombante a sinistra piuttosto atletica (V+, 2 chiodi) ed uscire sul ripiano. Proseguire per facili gradoni (II/III) leggermente verso sinistra fino alla sosta alla base di un diedro-camino su due chiodi e cordini con maglia rapida (50 m, IV+/V+ e II/III – 3 chiodi e 1 friend incastrato). Attenzione all’attrito, il tratto di V+ è probabilmente evitabile salendo a destra.
2° tiro: salire il diedro (2 chiodi) che poi diventa un camino vero e proprio. Scalarlo prima esternamente, poi sulla parete interna quindi uscirne verso sinistra (IV+). Salire un metro e sostare su comodo ripiano. Sosta da attrezzare su spuntone e friend (45 m, IV/IV+ – 4 chiodi).
3° tiro: salire il breve diedro sopra la sosta (V-) ed uscire sulla cengia detritica. Sosta su spuntone e 1 chiodo uniti da cordini con maglia rapida (10 m, V- – 2 chiodi).
Slegarsi e proseguire per la cengia detritica mediana. Salire fino a una selletta, quindi seguire la cengia a destra fino a un primo canale. Proseguire e doppiare una crestina, quindi salire su percorso non obbligato (I) puntando alla base di un evidente diedro a sinistra del secondo pilastro (dove sale la seconda parte della Via dei diedri). La nostra via attacca circa 5/10 metri più a destra, in corrispondenza di una ‘rampa’ a scaglie (chiodo alla base). Al medesimo punto si può arrivare anche dalla selletta sopracitata proseguendo per la cresta, quindi traversando più in alto.
4° tiro: salire per lame leggermente verso destra facendo un po’ attenzione alla roccia (IV), quindi doppiare lo spigolo con passo delicato (V) ed uscire su placche. Salirle per bella roccia (IV/IV+, 2 chiodi) fino a raggiungere la base di un bel diedro dove si sosta su un fix con anello e un chiodo (35 m, IV/V – 3 chiodi).
5° tiro: salire il diedro con bella arrampicata continua (IV+). Superare un leggero strapiombo (V-), traversare a sinistra (IV+/V-) fino a un ripiano. Sostare su due chiodi bassi con cordino 2 metri a sinistra (20 m, 1 chiodo alla base, poi interamente da proteggere).
6° tiro: altro bel tiro. Rientrare nel diedro e salirlo sempre con bell’arrampicata, superando poi uno strapiombetto tenendosi a destra (V+, 2 chiodi). Proseguire per placchette fino a una sosta evitabile (fix con anello e chiodi), quindi rientrare nel diedro e salirlo con piacevole arrampicata (IV/IV+, chiodo). Continuare, quindi superare uno strapiombetto bene presato verso sinistra (IV+) ed uscire su comodo terrazzo dove si sosta su grande spuntone o 2 chiodi bassi (50 m, 3 chiodi e 1 sosta intermedia).
Da qui procedere lungo la panoramica cresta a tratti esposta che conduce con qualche passaggio divertente (I/II) sull’antecima Nord (4/5 h dall’attacco).

DISCESA: Dal termine della via, seguendo gli ometti verso Nord su un ampio crestone si va ad intercettare il sentiero per la vetta (bolli rossi). Lo si segue scendendo nel vallone verso il lago della Vacca, senza raggiungere il Passo del Termine, e in un’ora dalla cima si raggiunge il rifugio Tita Secchi, da dove per medesimo percorso dell’avvicinamento si rientra a Malga Cadino.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Salita super classica lungo il versante Ovest della montagna, molto frequentata, di stile classico. Roccia eccezionale e chiodatura non abbondante ma in buona quantità ove necessario e ben integrabile con friend. Soste ottime. Unico neo di questa via è il fatto che tra i due pilastri è interrotta da un cengione detritico che li separa, ma rimane comunque un’ascensione molto appagante e divertente. La crestina finale, aerea e panoramica, che porta all’anticima Nord, è la degna conclusione di una bellissima salita.
FOTO 1: La via di salita lungo il versante ovest del Blumone. Tratteggiata, la cengia che spezza la via.
FOTO 2: Il primo impegnativo tiro di V+, lungo il diedro.
FOTO 3: 4° tiro.
Itinerario visto  45719 volte
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03/08/2017  -  Cornone di Blumone, Via dei Pilastri Rossi, di Fedora