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   Corna Rossa (Spigolo SE), Via Nella-Detassis
Zona  Trentino Alto Adige - Gruppo di Brenta
Partenza  Rif. Vallesinella o arrivo funivia Grostè (1513m)
Quota attacco  2080 m
Quota arrivo  2318 m
Dislivello  230 m
Difficoltà  AD+ / V+ ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  Rif. Graffer sull'altopiano del Grostè
Attrezzatura consigliata  Due mezze corde da 50 metri, 7-8 rinvii, qualche friend e dadi di diverse misure, caschetto. Inutili chiodi e martello.
Orario indicativo 3h e 30 per la via; 45 min. per l'avvicinamento
Periodo consigliato Luglio-Settembre
Descrizione ATTACCO: a) Dal rif. Vallesinella (1513 m), imboccando poi il sentiero 382 per il rif. Graffer. Superata la Malga Vallesinella di Sopra (1681 m), proseguire lungo il sentiero fin verso le pareti rossastre della Corna Rossa, dove il sentiero devia nettamente a sinistra. Sulla destra individuare le tracce che portano alla base del primo torrione. Raggiunto il secondo torrione, più piccolo del primo, salire per tracce fino a raggiungere lo spigolo SE.
b) Da Madonna di Campiglio risalire (a piedi o con i 2 tronconi della funivia del Grostè) le piste da sci. Poi deviare a dx seguendo le indicazioni per il rif. Tuckett (sent. 316). Dopo poco meno di mezz’ora, lungo il sentiero in discesa, individuare a dx una scritta in giallo su un sasso con ometto. Proseguire quindi per una traccia alla base delle pareti della Corna Rossa.
L'attacco è posto in prossimità del canale che separa il secondo torrione dal quarto; il terzo si trova invece internamente agli altri due.
1° tiro: salire la fessura verso sx per circa 25 m fino a dei gradoni rocciosi con erba. Proseguire sempre verso sx per 15 m fino a un terrazzino proprio sullo spigolo (sosta, 2 chiodi). 45m, II°/III+/II, 3 chiodi.
2° tiro: salire per pochi metri e quindi deviare decisamente a dx verso una evidente fessura (1 chiodo). Si arriva poi a un diedro nero (1 chiodo), superarlo e salire arrivando a una piccola cengia sotto un grosso pino mugo, vicino al quale ci sono chiodi per la sosta. Vicino allo spigolo chiodi di sosta. 50m, III°+/IV°-/IV+/III, 3 chiodi.
3° tiro: traversare obliquamente a sx lungo (cengia esposta!) per ca. 8 metri (1 chiodo). Arrivati a una fessura, salirla verticalmente ( 2 chiodi); poi un tratto più semplice porta verso dx fino a un grosso pino mugo. Qui è consigliabile fare la sosta proprio sulle radici del pino, oppure occorre superarlo e scendere verso dx verso lo spigolo (2 chiodi con cordino). 30m, II°, III°, IV°-, II°, 3 chiodi.
4° tiro: salire il diedro leggermente strapiombante (V°+) e proseguire poi su rocce più semplici raggiungendo così una placca (1 chiodo) chiusa da un piccolo tetto; risalirla fino ad arrivare sotto il tetto (IV°+ e V). Traversare poi verso dx ed arrivare alla sosta su terrazzino. 30m, V°+/IV°/V°/IV°+, 3 chiodi.
5° tiro: proseguire lungo lo spigolo (III+°, III°) fino ad arrivare a dei chiodi di sosta, con sopra grossi strapiombi. Traversare verso sx per ca. 8 metri fino a raggiungere la sosta sotto una fessura nera. 15m, III+°/III/IV°-, 2 chiodi
6° tiro: risalire direttamente la fessura leggermente in strapiombo (IV°+, 1 chiodo); salire poi leggermente a sx (IV°). Successivamente piegare verso dx (IV°) in prossimità dello spigolo (possibilità di eventuale sosta). Proseguire verso sinistra (III°) e arrivare ad un terrazzino posto sullo spigolo dove c’è la sosta. 35m, IV+°/IV°/IV/III°.
7° tiro: salire lungo lo spigolo verso la vetta (IV°, 1 chiodo). Non seguire gli spit che salgono verticali, ma all'altezza del primo traversare a sinistra (1 chiodo). Salire lungo facili rocce (III°, 1 chiodo) fino alla in vetta, dove si può effettuare la sosta sulle radici oppure, poco a sx sotto la vetta, dove è attrezzata. 30m, IV°/III°, 2 chiodi.
DISCESA: Dalla vetta scendere seguendo una traccia a sx. Superare la sosta attrezzata e con qualche facile passaggio (I°) portarsi sul versante N del torrione, dove una piccola spaccatura della roccia obbliga a un salto; ci si può anche calare per alcuni metri dalla sosta attrezzata sulla cengia sottostante. Da qui un evidente evidente costeggia in piano i torrioni della Corna Rossa e porta al Rifugio Graffer, da dove seguendo il sentiero 382 è possibile ridiscendere a Vallesinella, oppure a Madonna di Campiglio lungo le piste o in funivia.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Le rosse pareti della "Corna Rossa" presentano numerose vie di salita. Questa fu aperta da Bruno e Nella Detassis nel 1942 e sale lo spigolo SE del secondo torrione, denominato Torrione SAT. E’ una via con difficoltà max di V°+ ma in costante esposizione; a parte qualche passaggio più impegnativo sul V°, la difficoltà sta maggiore sta sicuramente nel trovare la via, visto che i chiodi presenti non sono tantissimi. Le soste sono tutte comode e attrezzate; chiodi sempre presente dove più necessario, ma ovviamente occorre integrare con friends o dadi. E’ una bella arrampicata nello splendido ambiente delle Dolomiti di Brenta.
FOTO 1: In rosso l'itinerario della via Nella-Detassis (foto presa dal sito "sassbaloss".
FOTO 2: Traverso esposto dalla seconda sosta.
FOTO 3: Tratto ripido sopra la terza sosta.
Itinerario visto  45727 volte
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