Descrizione |
Dalla cima del Pizzo del Salto scendere per la cresta S-SW, puntando alla sottostante sella del P.so dell’Omo del Salto, tenendo nel primo tratto il filo del crinale, caratterizzato da una grande bancata di detriti e roccioni; giunti al di sopra di un ulteriore risalto, scendere verso sinistra (val Seriana) abbassandosi tra erbacce e sfasciumi, poi traversare gradatamente a destra, puntando alla base del dirupato cupolone di erba e rocce che domina il P.so dell’Omo.
Raggiunte le ghiaie sotto il Torrione (50 metri sotto il Passo, che volendo si può in breve raggiungere), in una zona sovente occupata da neve residua, traversare ancora a sinistra, aggirandone i contrafforti e poi infilare il primo canalino che si incontra, pieno di sfasciumi e terreno inconsistente, da risalire interamente (tenere gradatamente la sponda a sinistra, di roccia piu compatta rispetto al fondo dello scarico) a raggiungere uno stretto intaglio che da sulla Val d’Ambria, in un ambiente di grande austerità alpestre.
Dal colletto prendere a sinistra una cengia detritica fino alla base di un canalino, che si inerpica verso il filo della cresta soprastante; risalirlo completamente restando sul suo fondo (roccia friabile, I/II grado) o tenendo la parete a destra (roccia piu compatta ed esposta, ma comunque appigliata e piu sicura- II+ grado) per poi entrare nel canale piu in alto, presso una strettoia dello stesso e per esso continuare fino alla cresta. Proseguire lungo il filo della cresta N, seguendolo piu o meno fedelmente e poggiando di quando in quando a sinistra, con arrampicata piacevole e non molto esposta (I/II grado- roccia buona) fino al tratto finale, più ripido ma sempre facile (restare un poco a sinistra), che porta sulla cima Settentrionale, gemella della vicina vetta e di un metro più bassa (2772 m).
Scendere lungo la cresta tenendo leggermente la sinistra raggiungendo la breccia tra le due cime e con un breve passaggio di circa due metri, non elementare (III grado, unica vera difficoltà della salita), ma tutto sommato abbordabile con un po’ di convinzione vista anche la roccia ottima, risalire alla vetta maggiore (P.zo dell’Omo, 2773 m- ometto).
In alternativa, volendo aggirare il passaggino di cui sopra, dalla cima Nord scendere per una decina di metri a sinistra, su un ripido pendio erboso e con una traversata portarsi sotto la cima maggiore, da raggiungere tramite facili passaggi (I grado).
Panorama davvero notevole nelle belle giornate.
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