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   Pizzo Poris, Spigolo N, via Longo (e variante Calegari)
Zona  Lombardia - Orobie
Partenza  Carona (1110m)
Quota attacco  2460 m
Quota arrivo  2712 m
Dislivello  250 m
Difficoltà  D+ / V+ ( IV+ obbl. )
Esposizione  Nord
Rifugio di appoggio  Calvi/Longo
Attrezzatura consigliata  completa da alpinismo in ambiente severo e poco frequentato.
Orario indicativo ore 4 all'attacco; dall'attacco 3.30/4 alla vetta
Periodo consigliato Estivo
Descrizione Da Carona si raggiunge facilmente il rif. Calvi,per la strada carrozzabile(n°210);dal rifugio prendere il sentiero n°225(sentiero delle Orobie) in direzione del rif. Brunone, circondare il lago, e passare, in lieve salita in un boschetto,per poi arrivare alle baite del Poris(attenzione al terreno acquitrinoso).
Risalire poi il “sentierucolo” che si inerpica sui pendii erbosi, alle falde del monte Grabiasca,e che in circa un’ora conduce,sempre molto ripido, al pianoro di Valsecca, proprio sotto l’omonimo passo; a circa duecento metri dal valico di Valsecca, piegando a destra, portarsi presso la base del ripido e tetro spigolo Nord discendente dalla cresta sommitale, e toccare l’attacco della via, sulla sua faccia destra.
VIA:
Dall’attacco salire verticalmente per un evidente camino verticale, pieno di massi incastrati che agevolano la progressione, comunque non eccessivamente difficoltosa (30 m, III+ grado), sino a raggiungere una comoda formazione rocciosa ove sostare. Proseguire passando direttamente un grande masso che sormonta la sommità del camino appena superato (IV grado), poi si prosegue per una filata di 60 metri circa, sino a pervenire sotto ad un evidente diedrone nerastro, spesso percolante acqua dai nevai residui soprastanti, ove ci si salda alla via Longo originaria (sostare).
Proseguire risalendo un evidente camino roccioso a sinistra della sosta, superando con attenzione un paio di passi, poi uscire a sinistra dal solco principale della spaccatura, portandosi così sul filo dello spigolo Settentrionale, che si segue per un tratto (esposto), sino a pervenire sopra la sommità del camino precedente, presso dei grossi massi (IV grado nel complesso).
Si prosegue ancora sul filo di cresta, risalendola per 8-9 metri, su terreno più facile ma esposto, avendo cura di tenere un poco la sinistra; poi, tramite una provvidenziale cengetta, si traversa sulla sinistra, pervenendo di nuovo presso uno spigolo, stavolta parecchio esposto (attenzione a dove ci si assicura), dinnanzi al passaggio chiave della salita che oppone le massime difficoltà tecniche.
Dalla sosta salire direttamente su rocce verticali ed assai esposte il passaggio (circa 6 m, V/V+ grado – 2 chiodi presenti anno 2007), poi proseguire verso sinistra, quasi con una sorta di traversata, puntando alla base di una fessura rocciosa ascendente verso la cresta sommitale.
Superarla direttamente, per rocce ben appigliate anche se esposte, arrivando con circa 3 tiri di corda, ad un intaglio sulla cresta finale; seguendola verso sinistra, con attenzione nei suoi punti esposti, si raggiunge in breve la devastata croce della cima.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  una delle prime vie tracciate sulla nera, imponente e 'temibile' parete settentrionale del Poris.
Decisamente consigliabile per godere di un'ascensione di tutto rispetto, difficoltà rilevanti ed esposizione piuttosto consistente.
[Fonti: ripetizione di M.Milesi e Soci—22/09/2007]
Itinerario visto  47295 volte
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