Descrizione |
Superato l’abitato di Valgoglio proseguire in auto fino ad un bivio. Verso dx, seguire le indicazioni per la Baita Cernello, arrivando alla località Bortolotti (1142 m.), dove si può parcheggiare. Seguire il segnavia n. 228 che, dopo un breve tratto di strada, si immette nel bosco, fino a incrociare la strada sterrata. Più avanti si incontrano le indicazioni per la baita Cernello. Ora il sentiero, con ampi tornanti, sale un ripido pendio, fino a raggiungere la casa del guardiano del lago Resentino (1815 m.). Seguendo le indicazioni per la Cap. Lago Nero, deviare a sx e salire ripidamente a fianco della condotta Enel. Oltrepassata la Capanna Giulia Maria (senza arrivarci), si giunge in breve alla Cap. Lago Nero e si prosegue fino ad arrivare alle indicazioni per il Monte Pradella. Proseguire lungo il pianeggiante viadotto cementato fino al suo termine; le indicazioni sono sempre ben evidenti e il sentiero comincia a salire ripidamente verso dx, in una stretta valletta. Dopo un primo tratto di pietraie, si attraversa la valletta sul lato opposto e, dapprima su balze erbose e poi su terreno più sassoso, si arriva alla base dell’ultimo ripido tratto sotto la vetta, dove si può scorgere il piccolo laghetto sotto la vetta del Pizzo Salina (di fronte a noi). Risalire questo tratto fino a un intaglio posto sul filo della cresta est e, con l’aiuto di una fune metallica, traversare verso sx (esposto!). Percorrere nuovamente un ripido tratto di sentiero fino a pochi metri sotto la vetta, dove con l’aiuto di un’altra fune metallica, si supera un breve tratto esposto e quindi, in breve, si giunge in vetta.
DISCESA: per lo stesso itinerario. |