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   Monte Gleno, traversata dal p.zo dei Tre Confini
Zona  Lombardia - Orobie
Partenza  Valbondione
Quota partenza  900 m
Quota arrivo  2882 m
Dislivello  1982 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Curò
Attrezzatura consigliata  da escursioni; risultano consigliabili i ramponi specie da Luglio in poi.
Orario indicativo ore 05.30 (solo salita)
Periodo consigliato da Giugno ad innevamento
Descrizione Da Bondione si raggiunge comodamente il rif. Curò,si percorre la stradina militare fino alla cascata dominante lo sbocco della val Cerviera e da lì si segue l’indicazione “Recastello”,e i numerosi bolli rossi che portano a risalire la spalla ghiaiosa della val Cerviera,fino a giungere al primo pianoro erboso di val Cerviera(zona ricca di marmotte).Si continua lungo la sinistra idrografica sotto i torrioni del pizzo Recastello fino a giungere,sempre con sentiero ben segnalato, al secondo pianoro.
Da lì,si svolta ampiamente a sinistra e ci si inoltra lungo la selvaggia e piccola valle del Cornello Rosso; tralasciando a sinistra la deviazione segnata (bolli) per la normale al Recastello, si prosegue diritti, puntando alla bastionata rocciosa della poderosa e frastagliata cresta che congiunge il Recastello al Tre Confini. In breve, per nevai residui, si raggiungono le ghiaie e i detriti basali; occorre risalire un po' "alla carlona" queste ghiaie, avendo cura di tenere con decisione la destra. In breve, con fatica, e prestando attenzione agli ometti, si raggiunge una traccia di sentiero sempre più evidente, che taglia a mezzacosta sotto le rocce della cresta e conduce ad una piccola conca, di rara bellezza, sempre occupata da nevai. A questo punto, compiuti pochi passi in tale conchetta, sita nei pressi del leghetto di Tre Confini, piegare decisamente a sinistra e risalire direttamente il macereto o il nevaio soprastante, che culmina con l'evidente larga sella della bocchetta di Val Cerviera (m 2785). Dal colle, piegando a destra si risale la discontinua e piuttosto friabile cresta Nord(passaggi di I°), tenendo la destra o la sinistra nei punti più affilati e si raggiunge in breve la bella vetta(pizzo dei Tre Confini, mt 2824; campanella di vetta).
Dalla cima (con bella vista sul dirimpettaio Gleno che ci apprestiamo a raggiungere) si prende il crinale che porta al monte Gleno, da subito abbastanza affilato e friabile, anche se assai facile, che in breve, per roccette instabili ed erba, passate alcune asperità, porta all'ampia sella Orientale dei Tre Confini (m 2750 circa). Si riprende a salire, con la cresta via via sempre più aerea, fino a raggiungere un primo torrione, superabile sia sul filo che sulla destra, per placche rocciose abbastanza solide (esposto ma semplice-max I°); dalla sommita di tale spalla si prosegue in piano, per un buon tratto, prima per cresta molto ampia (possibile comoda via di fuga sulla sinistra, lungo macereti e nevai), poi sempre più aerea fino ad un tratto di 10metri molto bello, ove si procede quasi a cavalcioni della cresta (molto esposto). Dopo questo ci si trova ai piedi del secondo risalto, l'ultimo prima della piramide estrema; tale ostacolo può ancora essere superato sul filo (qualche tratto a destra) o sul versante di val di Gleno (destra, per placchette e cengie erbose, facili, ma sempre molto molto esposte), fino a raggiungerne la sommità, da dove si vede finalmente la croce della cima. Superando l'ultimo tratto per roccioni rossastri incredibilmente solidi, la si tocca (m 2882, 1ora circa dal Tre Confini).
Eccellente panorama.
La discesa può essere effettuata e per la via di salita, con molta attenzione nei tratti aerei, e per la facile normale.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  N.B.: negli ultimi tempi, dopo la metà di Luglio, l'attraversamento del ghiacciaio sotto il Gleno, a causa del ritiro, è divenuto via via sempre più pericoloso, in quanto la ghiaietta, che nasconde sotto di sè il ghiaccio vivo, è del tutto instabile e le creste soprastanti scaricano di tutto. E' consigliabile invece traversare il Glenino, discendendone la sua esposta ma facile cresta Nord (I°grado) fino ai piedi di un evidentissimo spuntone. Da questo, per cengie ghiaiose è possibile accedere alla sezione inferiore della vedretta, assai meno ripida e molto meno pericolosa.

1) la cresta e il Gleno dal Tre Confini
2)in VERDE la normale, in FUCSIA la discesa per il ghiacciaio, in ROSSO la discesa attraversando il Glenino
3)sulle creste...
Itinerario visto  7946 volte
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