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   Pizzo Redorta, Normale
Zona  Lombardia - Orobie
Partenza  Fiumenero
Quota partenza  795 m
Quota arrivo  3038 m
Dislivello  2243 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Baroni al Brunone
Attrezzatura consigliata  da escursioni+ ramponi.
Piccozza ad inizio stagione
Orario indicativo ore 06.00 (sola salita)
Periodo consigliato da Maggio ad innevamento.
Descrizione Da Fiumenero imboccare, nei pressi del cimitero ad inizio paese, il ripido sentiero n°227 per il rif. Baroni al Brunone che si raggiunge dopo c.ca 3.00h di salita e poi seguire le indicazioni scritte, su alcuni sassi dietro il rifugio, per il pizzo Redorta;
dopo alcuni minuti di cammino si raggiunge un cartello C.A.I. che smista il sentiero in tre percorsi, dei quali si dovrà seguire quello per la vedretta di Redorta, contrassegnato da bolli rossi che continua su sfasciumi, con pendenza regolare e velocemente ci si avvicina alla bastionata rocciosa del pizzo Redorta.
Dopo circa 00.45min. di cammino si raggiunge una pianeggiante pietraia(tutto ciò che è rimasto dell’ antica Vedretta di Redorta inferiore), fino a tarda primavera innevata, da cui si alza ripido il lungo Canalone di Redorta(vd. It. 30b e 30c); all’ inizio del pianoro vi è un masso piatto con due diverse indicazioni:una, a sinistra, per la via Normale, e l’altra, a destra, per il Canalone, delle quali dovremmo seguire la prima, che con una decisa deviazione a sinistra, porta alla base di un canalino non difficile.
Dopo averlo risalito completamente(attenzione agli sfasciumi che ingombrano il canale) si prosegue, seguendo le evidentissime tracce, con una diagonale che taglia tutto il ripido pendio sfasciumoso della morena e con un ultimo strappo si arriva davanti alla vedretta di Scais(o di Redorta superiore; è consigliabile, soprattutto da Luglio in poi, l’ utilizzo dei ramponi).(c.ca1.00h dal pianoro).
Da questa si inizia ora a risalire, con un percorso libero, il ghiacciaio puntando alla evidente bocchetta tra lo Scais e il Redorta, che si raggiunge dopo c.ca 00.20min. dal fronte della vedretta(b.tta di Scais mt 2900); dalla b.tta si piega a destra attaccando la cresta Nord del pizzo Redorta e seguendo fedelmente gli omini di pietra,che in c.ca 30min. di facile arrampicata(F-max I° alpinistico) conduce alla bellissima ed aerea cima(mt 3038- croce in ferro).Bella vista, soprattutto sul dirimpettaio gruppo di Coca(Dente di Coca, cime d’Arigna e pizzo Coca).

VARIANTE FINALE DELLA VIA NORMALE:
salita: canalino N
difficoltà: PD (II° su roccia; pendenza di 40/45° su ghiaccio)
discesa: è consigliabile percorrere per intero la via normale

Sino al ghiacciaio di Scais seguire l’itinerario precedente; si inizia ad attraversare il ghiacciaio puntando sempre alla bocchetta di Scais(come per la normale classica) finché, arrivando ad alcune decine di metri dal colletto, si vede sulla parete rocciosa del pizzo Redorta(nostra destra) un evidente canalino ghiacciato che risale la breve bastionata di rocce.
Si piega allora a destra e ci si porta alla base di tale canalino(prestare estrema attenzione alle scariche di sassi! Un caschetto riuscirebbe assai utile), che si risale fin quasi al suo termine; poco prima della fine, si attaccano le rocce a sinistra e si riesce presso un marcato intaglio sulla cresta Nord(ricongiungendosi con la normale classica) che si segue verso destra sino in vetta(vd It. precedente).
In discesa, ritornati all’ intaglio,e consigliabile proseguire sulla cresta sino alla bocchetta di Scais.

N.B.: nel caso in cui il canalino sia in cattive condizioni(specie a fine stagione) è anche possibile attaccare le rocce a sinistra del canalino, superando un breve salto roccioso all’ attacco(II°-roccia friabile, attenzione) e costeggiando il canalino risalire tutte le rocce sino alla cresta(pass. di II°-/prestare attenzione alle scariche) e poi alla vetta.
Questa ulteriore variante risulta tuttavia nel complesso sconsigliabile.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Il pizzo Redorta è una montagna imponente che domina tutta la valle Seriana e funge da “divisorio” tra due bellissime vallate bergamasche:l’alta valle di Fiumenero e la val di Coca.
La modesta via normale di accesso è una salita di stampo quasi alpinistico che però è comunque da farsi con estrema attenzione e prudenza per via dell’ evidentissima friabilità della roccia; il panorama visibile dalla piccola vetta vale sicuramente la fatica dell’ascesa, impegnativa soprattutto se fatta in giornata senza pernottare all’ ottimo rifugio della Brunone.

1) la vetta principale e i 'Gendarmi di Redorta' dal rifugio Baroni.
2)Il Redorta e la 'Fetta di Polenta' visti dal Coca.
Itinerario visto  10884 volte
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