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Cima Sassara, dal versante sud-ovest | |
Zona | Trentino Alto Adige - Gruppo di Brenta | |
Partenza | Madonna di Campiglio (1600 m) | |
Quota arrivo | 2894 m | |
Dislivello | 1300 m | |
Difficoltà | OSA | |
Esposizione in salita | Sud-Ovest | |
Esposizione in discesa | Sud-Ovest | |
Orario indicativo | 4h e 30'-6h | |
Periodo consigliato | Febbraio-Aprile | |
Descrizione | Dal parcheggio portarsi alla partenza della seggiovia Nube d’Argento (dir. N) e poi continuare lungo le pista di fondo, fino a raggiungere Malga Mondifrà (1636 m). Proseguire poi a destra della malga (dir. N) e, lungo la strada battuta, portarsi all’imbocco della Val Gelada. Con dir. E risalire un valloncello seguito da un tratto semipianeggiante. Superato il bivio che sale a Malga Vaglianella, proseguire lungo il fondovalle e, superato un breve ripido pendio, si giunge ad un ampio pianoro con bosco rado. Usciti dalla bosco sulla sx, si prosegue fin dove il terreno diventa nuovamente più ripido. Qui si può salire a sx per un canalone oppure stando al suo centro; in entrambi i casi si supera così un salto roccioso sempre sulla sx tramite un canalino obbligato. Si arriva quindi sopra il primo ripido salto del vallone. Dal pianoro, con percorso più libero si piega a sx salendo verso la Bocchetta di Mondifrà, senza tuttavia raggiungerla. Poco prima, infatti, a circa q. 2350m, voltare a dx e risalire un ripido canalone (con gli sci o, più spesso, a piedi), fino ad arrivare ai piedi di una parete rocciosa verticale, che sembra ostacolare il passaggio. Individuare a sx una cengia (ca. q. 2600m). Sci nello zaino, con piccozza e ramponi percorrerla con attenzione (qualche saliscendi) e raggiungere così un canalino (tratto chiave). Lo si supera (presente un chiodo di assicurazione alla partenza); sempre a piedi, salire lungo il successivo breve pendio (45°), che porta al canalone finale. Rimessi gli sci (condizioni permettendo), con dir. E e poi NE, puntare verso la vetta su pendenze sempre sostenute (35-40°, con punte fino a 45°).
DISCESA: lungo l’itinerario di salita. |
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Valutazione itinerario | Eccezionale | |
Commento | Itinerario entusiasmante e impegnativo, soprattutto tecnicamente, completo e vario su tutti i tipi di terreno: bosco, canali tra rocce, pendii ripidi, traversi rocciosi, strapiombi... Percorso adatto quindi a scialpinisti allenati e con ottima tecnica sciistica. Da non intraprendersi in caso di nebbia o con tempo incerto: si rischierebbe di finire su strapiombi o di fronte a pareti rocciose insuperabili. Itinerario da effettuarsi con neve ben assestata, solitamente in primavera.
MATERIALE: Corda, piccozza, ramponi. FOTO 1: L'itinerario visto dalla partenza. FOTO 2: La cengia che permette il traverso, tratto chiave della salita. FOTO 3: Gli stupendi e ripidi pendii finali; sullo sfondo, al centro, la vetta. |
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Itinerario visto | 22126 volte | |
Immagini | |
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