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   Grignone, dall'alpe Cainallo per il versante NNO
Zona  Lombardia - Grigne
Partenza  Alpe Cainallo  (1240 m)
Quota arrivo  2409 m
Dislivello  1200 m
Difficoltà  BS
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Orario indicativo 3.30 ore
Periodo consigliato Dicembre-Maggio
Descrizione Dall'uscita della SS36 di Bellano (o da Cortenova in Valsassina) passando per Parlasco, oppure direttamente da Varenna, si raggiunge Esino Lario; si prosegue fino all’alpe Cainallo 1240 m, dove si parcheggia (a pagamento 2 €, occorre moneta per avere il tagliando dalla colonnina posta nei pressi del rifugio-albergo Cainallo). In stagione avanzata si può arrivare al termine della strada fino al Vò di Moncòdeno 1430 m (spiazzo per il posteggio, sempre a pagamento).
Dal Cainallo si imbocca a destra la pista da sci, ricollegandosi alla strada per il Vò di Moncòdeno, quasi in cima allo spiazzo si segue il sentiero a destra (segnavia 25) fino alla selletta, 1466 m, con icona della Madonna. Da qui inizia il traverso della testata della valle dei Molini che, con saliscendi, conduce ai rifugi Bogani e Bietti. Prestare attenzione per il rischio di scariche dalle soprastanti ripide pareti e canali della Costa di Prada. In questo tratto, anche se innevato, può essere conveniente spallare gli sci.
Si lascia a destra la deviazione per il rifugio Bietti (segnavia 24) e si prosegue fino ad un cancello in legno dove termina il traverso, a circa 1575 m di quota. Ora su terreno più aperto e sciistico, si sale ai prati dell’Alpe Moncòdeno 1680m quindi, nel rado bosco di larice, al rifugio Bogani 1816m. Si va verso sud prima nel bosco poi per dossi (paletti segnalatori) verso la Cresta di Piancaformia.
All’altezza della statua della Madonna (circa 2050 m) si traversa a sinistra sotto la cresta e, facendo attenzione alle profonde doline, si riprende a salire il pendio ora ampio, fino a raggiungerne la sommità che si restringe in un ripido canalino a destra che sbuca sulla cresta a breve distanza dal rifugio Brioschi, appena sotto la cima del Grignone 2409 m.

Variante di salita: poco oltre il rifugio Bogani si traversa a sinistra (cartelli segnavia 36/37 per Zapel-Passo della Stanga-Rifugio Riva/Bregai-Via del Nevaio-Rifugio Brioschi) fino ad una valletta da cui è ben visibile la cima e il pendio finale. La si segue verso sud superando brevi salti ripidi e, quando questa si apre, ci si ricongiunge all'ampio pendio dell'itinerario principale.

Discesa: per la via di salita. Con neve sicura, poco sotto la statua della Madonna, si può traversare a sinistra nel vallone che scende direttamente all’Alpe Moncodeno. Bella la discesa diretta lungo la variante di salita, anche per questa occorre neve stabile e ottima visibilità per individuare i passaggi a causa dei numerosi salti di roccia e doline.

Foto 1: nei pressi dell’inizio traverso dopo la statua della Madonnina con l'indicazione del percorso di salita, a destra le cresta di Piancaformia.
Foto 2: Il pendio in cima al quale si trova il canalino che adduce alla cima, con l'indicazione della via di salita.
Foto 3: La valletta della variante di salita, con i pendii finali e la vetta sullo sfondo.
Valutazione itinerario  Buono
Commento  L'itinerario, che segue sostanzialmente la "via della Ganda" e il relativo vallone, è più breve rispetto a quello classicissimo del versante E da Pasturo, e meno continuo dal punto di vista sciistico anche a causa del lungo traverso iniziale, ma si svolge in ambiente suggestivo e può essere percorso anche a stagione inoltrata. Richiede condizioni di neve sicure nel traverso e sul pendio finale (su entrambi utili i ramponi in caso di ghiaccio) e buona visibilità nel diagonale sotto la cresta di Piancaformia a causa delle numerose doline che caratterizzano questo versante.
Itinerario visto  22140 volte
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