Descrizione |
Dal parcheggio dei Forni seguire brevemente la strada ed immettersi nella Vedretta dei Forni, tenendosi poi prevalentemente al centro del ghiacciaio dei Forni (oppure abbandonare la stradina verso dx, traversare il torrente e salire tenendo la sx orografica). Proseguire in dir. SE raggiungendo la lingua del ghiacciaio, e tenendosi preferibilmente al suo centro superare brevi vallecole con pendenze modeste. A ca. q. 3000 m puntare al versante N della Punta Cadini (a dx prosegue l’it. per il San Matteo), verso una zona crepacciata. Dopo circa 100 m le pendenze aumentano decisamente; salire puntando ad uno sperone roccioso quotato 3369 m (eventualmente con i ramponi se la neve è troppo dura, pendenze tra i 35 e i 40°). Dopo questo ripido tratto, a circa 3300 m, si risalgono i pendii superiori più ampi e dolci e, con dir. SW, raggiungere il Colle Cadini (m 3409). Seguire il facile crestone NE della Punta Cadini tenendosi sul versante S, fino a pochi metri dalla vetta, che si raggiunge a piedi.
DISCESA: Solo con ottime e sicure condizioni di neve, dalla cima tornare nuovamente verso il Colle Cadini e, poco prima di questo, scendere lungo la parete N (durante la salita sono ben visibili i punti di attacco). I primi metri non sono molto ripidi, ma subito dopo si raggiungono subito i 50° di pendenza, che si mantengono fin verso la metà della parete. Poi via via la pendenza diminuisce e intorno a q. 3000 ci si ricongiunge con la via di salita. In caso di non buone condizioni, è naturalmente consigliabile scendere dal normale itinerario di salita, dal quale (intorno a q. 3300 m) è anche possibile traversare e raggiungere la parete N, traversando sotto lo sperone roccioso. |