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   Palon de la Mare, da Malga Mare, val di Peio
Zona  Trentino Alto Adige - Ortles Cevedale
Partenza  Malga Mare  (1970 m)
Quota arrivo  3703 m
Dislivello  1730 m
Difficoltà  MSA
Esposizione in salita  Est
Esposizione in discesa  Est
Orario indicativo 4h la salita
Periodo consigliato aprile maggio
Descrizione A Cogolo di Peio seguire le indicazioni stradali per "Malgamare". Subito dopo il paese una stretta stradina asfaltata ben tenuta conduce in pochi km alla centrale idroelettrica. A Malga Mare parcheggio davanti alla centrale con attenzione ai segnali, o meglio poco sopra dopo uno stretto ponticello.
Si attraversa il ponte in legno 100m W del parcheggio pari altezza. Per comodo boschetto di larici si raggiunge in breve l'evidente canale Est del Rio della Vedretta Rossa, solitamente percorribile sci ai piedi senza troppi affanni; prevedere comunque i coltelli o anche i ramponi a seconda delle condizioni. Dopo circa 350 m di salita il terreno si allarga e spiana decisamente: un lungo falsopiano e poi una salita molto dolce portano a circa 2600 m restando nel fondovalle largo e comodo. Qui la pendenza aumenta gradualmente di fronte a una linea rocciosa che, dirigendosi verso lo spartiacque con la Lombardia, divide l' itinerario del Vioz a sinistra da quello per il Palon a destra. Si prosegue quindi a destra W, portandosi anche sulla destra del largo vallone per tagliare la curva del ghiacciaio a 3100 circa, verso NW. Quindi lungamente per larghissimi pendii mai ripidi fino al punto più basso della dorsale 3580 circa, risalendone un ultimo dir. W. Di qui molto dolcemente verso S puntando prima un dente roccioso, e poi in pochi minuti alla vetta (niente croce).
Discesa: A) per lo stesso itinerario se il ripido canale percorso all' inizio promettesse bene (considerare che è E pieno, al sole dal primo mattino). Altrimenti, e MOLTO consigliata sotto ogni profilo soprattutto quelli sciistici e paesaggistici: B) tornare al colle 3580, continuare N lungo la dorsale risalendo pochi metri verso la quota 3601 che si può aggirare versante Forni (totale variante: 30 secondi). Superatala, iniziare la discesa sui larghissimi pendìi N lasciando a sin. la dorsale e il Col de la Mare 3442 (nonostante le pendenze limitate, possibile ghiaccio affiorante sempre aggirabile). Poi ENE sull' immenso e regolare fondo della Vedretta de la Mare. A 3100 circa ci si congiunge all' itinerario per il Cevedale, che gira ancora fino a SE con favolosi pendìi ora un po' più sostenuti ma sempre facili, e permette di scendere la Val Venezia fino a trovarsi sopra e di fronte a un lungo fondovalle orizzontale diritto. Con innevamento abbondante fino all'auto è possibile qualunque linea. Quella prudente e valida sempre è: sfruttare il fianco destro rimanendo alti il più possibile per portarsi sul promontorio sopra la fine del fondovalle piatto. Qui ci si trova in vista di Malga Mare, 400 m più ripidi sopra il parcheggio: normalmente le ultime chiazze e lingue di neve sopravvivono sulla destra (è bene dare un' occhiata prima di partire dall'auto il mattino). Altrimenti il sentiero per il rif. Larcher è nei boschi tutto a sx. Ci si può correggere da sopra. In mezzo al gradino c'è una paretina rocciosa spittata.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  La salita è subordinata alla percorribilità del ripido canale iniziale del Rio della Vedretta Rossa, che deve colmarsi con la neve di deposito dei continui scaricamenti dai fianchi rocciosi ripidi, normalmente regolarizzati dalle nevicate e dall' esposizione E pieno. Altrimenti si può salire per la discesa B, seguendo la salita per il Cevedale fino a 3100 circa e poi deviando a sinistra.

Per riempire bene la giornata: falesia a 1800 circa, segnalata dalla strada con freccia in legno sulla destra or. a malga Ponte Vecchio 1730m (10 min. di sentiero in salita, anche tiri facili, esp. S e in ombra da metà pomeriggio). Tiri anche: quasi a Malga Mare, sopra e forse sotto la strada, nonché sul bel paretino centrale 200 metri scomodamente percorribili sopra la malga (spit nuovi e lunghetti).

Foto: il dente di riferimento sulla dorsale, pendìi scendendo in val Venezia, le ultime provvidenziali e divertenti macchie di neve che depositano a Malga Mare.


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